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All’inizio della stagione estiva, tutti hanno bisogno di alcuni giorni per adattarsi al caldo. È quindi consigliato aumentare l’apporto di liquidi, moderare l’esposizione al sole e limitare le attività all’aperto.

In caso di caldo intenso, anche le persone che godono di buona salute possono soffrire di forti disagi se esposte a temperature elevate e per un periodo di tempo prolungato. In queste situazioni l’organismo non riesce infatti a dissipare il calore in eccesso, e aumenta così il rischio di problemi potenzialmente gravi come il colpo di sole e il colpo di calore. Quest’ultimo, in particolare, non è per forza legato a un’esposizione diretta al sole, ma può – ad esempio – verificarsi quando le persone si trovano in locali chiusi, poco ventilati, con temperature e umidità elevate. 

Consigli e raccomandazioni 

Durante le allerte canicola invitiamo tutti a:

  • bere molta acqua e consumare pasti leggeri, frutta e verdura
  • proteggere adeguatamente la pelle contro gli effetti nocivi del sole con un abbigliamento adeguato e l’applicazione di crema solare
  • evitare sforzi intensi nelle ore di maggiore insolazione (tra le 12 e le 16)
  • impedire al caldo di entrare nelle case, oscurando le finestre durante il giorno e arieggiando durante la notte
  • rimanere in casa o in zone fresche e, se possibile, in ambienti climatizzati nelle ore di maggiore insolazione (tra le 12 e le 16)  
  • verificare se vi siano persone tra vicini, parenti, conoscenti che necessitano di aiuto ed offrire loro il proprio sostegno 

Per le persone vulnerabili – lattanti, bambini piccoli, anziani fragili, persone affette da malattie croniche o che assumono farmaci regolarmente – è inoltre consigliabile:

  • fare più spesso la doccia o il bagno e aumentare l’apporto di liquidi
  • avvisare i vicini o i servizi sociali se si prevede di passare un periodo da soli
  • consultare il medico o il farmacista
  • in caso di urgenza, rivolgersi al servizio 112     

Uso dei sistemi di climatizzazione e Coronavirus

In questo periodo di pandemia, l’uso dell’aria condizionata non rappresenta un fattore di rischio per la diffusione del coronavirus, purché vengano seguite le indicazioni dei produttori e degli installatori di sistemi di ventilazione e di climatizzazione e si presti attenzione ad alcuni aspetti pratici. 

Alcuni consigli

  • evitare la funzione ricircolo dell’aria per permettere il prelievo e l’immissione nei locali di aria proveniente dall’esterno  
  • dove è possibile, indipendentemente dall’uso dell’aria condizionata, aprire regolarmente le finestre per qualche minuto durante la giornata per permettere un ricambio dell’aria
  • mantenere al minimo la potenza del flusso dell’aria dei condizionatori in uffici / spazi condivisi
  • evitare l’uso dei condizionatori amovibili monoblocco in uffici / spazi condivisi 

L’uso dei ventilatori non è indicato in quanto i flussi d’aria aumentano il rischio di diffusione di goccioline infette nell’aria e di deposito oltre i 2 metri indicati come distanza di riferimento da mantenere tra le persone.   

Negli edifici, la principale fonte di emissione e di immissione di coronavirus negli ambienti interni è la persona infetta. Risulta quindi fondamentale adottare le norme di igiene accresciuta e di distanziamento:

  • lavarsi regolarmente le mani
  • disinfettare le superfici di lavoro (scrivanie, tavoli, telefoni, ecc.)
  • mantenere le distanze tra le persone e adottare delle misure di protezione se non si possono mantenere le distanze minime indicate dalle autorità (uso di mascherine, protezioni in plexiglas, ecc.)
  • in caso di sintomi influenzali, evitare il contatto con altre persone, restare a casa e contattare il proprio medico.