epatite c metabolismo lipidi

Il virus dell’epatite C persiste nel corpo umano per decenni e danneggia il fegato, inducendo un’infiammazione cronica, portando infine alla cirrosi e al cancro al fegato.

Un nuovo studio condotto da ricercatori del Tokyo Metropolitan Institute of Medical Science (TMIMS) e della Ochanomizu University rivela che il metabolismo dei lipidi nelle cellule del fegato fornisce protezione contro l’infezione da virus dell’epatite C.

I risultati pubblicati su Cell Chemical Biology mostrano che alti livelli di acidi grassi polinsaturi (PUFA) nelle cellule del fegato sono associati alla resistenza all’infezione da virus dell’epatite C.

La sintesi dei PUFA è regolata principalmente dall’enzima ∆-6-desaturasi degli acidi grassi 2 (FADS2), quindi una maggiore espressione di FADS2 porta ad elevati livelli di PUFA.

I PUFA reagiscono con le specie reattive dell’ossigeno, prodotte dal ferro per subire una degradazione ossidativa (perossidazione lipidica).

La perossidazione lipidica si verifica sulle membrane arricchite di PUFA dove è ancorato il macchinario di replicazione virale (RNA replicasi). All’esposizione alla perossidazione lipidica, la replicasi virale altera la sua conformazione e spegne la sua capacità di replicare il genoma virale.

Il processo che promuove la perossidazione lipidica e limita la replicazione virale è molto simile a quello che avviene durante la ferroptosi, una forma ferro-dipendente di morte cellulare programmata caratterizzata da un aumento della perossidazione lipidica– afferma Daisuke Yamane, D.V.M., Ph.D., coautore dello studio e ricercatore capo del Viral Infection Control Project, Tokyo Metropolitan Institute of Medical Science- Migliorando l’ossidazione dei PUFA con ‘induttori di ferroptosi’, le cellule epatiche possono limitare la replicazione del virus dell’epatite C.

I meccanismi di regolazione che controllano la perossidazione lipidica sono stati ampiamente studiati, in particolare nel campo della biologia del cancro da quando è stato riconosciuto che alcuni tipi di cellule tumorali sono sensibili alla ferroptosi.

Lo studio ha anche rivelato un insolito metabolismo degli acidi grassi nelle cellule epatiche in coltura ampiamente utilizzate in laboratorio. L’acido grasso polinsaturo Mead è solitamente assente nel corpo umano, ma si trova in individui con un basso apporto dietetico di PUFA essenziali, tra cui l’acido linoleico e l’acido a-linolenico; tuttavia, lo studio ha trovato un’abbondanza di acido Mead nelle cellule coltivate.

Le cellule coltivate in laboratorio sono alimentate con siero animale come fonte di PUFA, ma i nostri risultati suggeriscono che questo potrebbe non essere sufficiente per alcuni tipi di cellule– prosegue Ikuyo Ichi, Ph.D., co-autrice dello studio “I nostri risultati evidenziano la necessità di migliorare i modelli di coltura cellulare per meglio comprendere il metabolismo degli acidi grassi nel corpo umano. Tuttavia, i nostri dati indicano che la sintesi cellulare di PUFA regola la perossidazione lipidica, la sensibilità alla morte cellulare regolata dal ferro e la replicazione del virus dell’epatite C“.

COD. HCV 12086