Per ogni caso presentato è stata data l’opportunità al pubblico di condividere approfondimenti e porre domande al gruppo di esperti. Questa sessione ha illustratono novità e indicazioni, direttamente trasferibili alla pratica di routine.
Tra queste era la necessità di avviare precocemente discussioni sulla pianificazione familiare nelle donne in età fertile con Epatite Autoimmune -AIH e di mirare a un aggiustamento minimo dell’immunosoppressione standard durante la gravidanza, il rischio di esiti avversi alla nascita e di quelli di riacutizzazioni della malattia. Anche la consulenza pre-gravidanza e la valutazione dell’ipertensione portale sono fondamentali nel crescente numero di donne con cirrosi epatica che desiderano rimanere incinta. In questa popolazione di pazienti i punteggi di rischio sono preziosi, per informare la direzione e per elaborare un piano di consegna.
È stata anche discussa l’ultima ricerca sull’uso dell’acido ursodesossicolico nella colestasi intraepatica e nell’elevata carica virale HBV nel contesto della gravidanza.
Data l’associazione lineare tra livelli elevati di HBV DNA materno e rischio di trasmissione da madre a figlio (MTCT), l’uso di tenofovir disoproxil fumarato nel terzo trimestre deve essere considerato obbligatorio nelle donne in gravidanza con livelli di HBV DNA> 200.000 UI. Inoltre, è stato evidenziato che l’amniocentesi dovrebbe essere evitata a causa dell’aumentato rischio di MTCT.